ITALY

Con il quadro intitolato “ Opportunità “ Alessandra Casciotti ha ottenuto un buon successo personale e ha potuto esprimersi al meglio, contemperando la sua cultura vasta e articolata, con la sua più autentica vocazione artistica che scorre parallela a una vita in cui la pittura è presenza essenziale ma non assoluta. Opportunità è un’ opera d’arte e insieme una dichiarazione di idee e di poetica. Ma di idee che non sono soltanto artistiche ma sono la dimostrazione di un pensiero che coinvolge valori sociali, politici, culturali in senso lato. Il dipinto è chiarissimo, da un certo punto di vista, ma conserva una componente enigmatica che è tipica della vera opera d’arte, malgrado le apparenze, delicate e incantevoli, di una forma che potrebbe ricordare a tanti di noi gli schemi e i grafici di un giornale di enigmistica. Un ottagono iscritto in un cerchio a sua volta serrato in due ottagoni di cui uno funge da cornice dell’ opera stessa, non ricorda qualche percorso misto di problematicità, dottrina e persino ironia, di una Settimana enigmistica? Però non lo è; è tutt’altra   cosa. Si presenta come un percorso di cui, tuttavia, nessuno è autorizzato a stabilire i rapporti esatti tra le diverse parole che, una per lato, definiscono il dipinto. E’, appunto, un percorso unico e continuo che comincia su un lato e termina su un altro? E’ un suggerimento di coppie contrapposte? E’ una filosofia del vivere in pillole? L’ artista ha sempre avuto occasione di ribadire come nelle sue opere voglia esprimere una propria idea del bello e dell’ esistenza stessa e dunque un quadro del genere va preso molto sul serio. E’, allora, l’ esplicitazione della sua filosofia? Certamente sì, eppure un residuo di qualcosa di diverso c’è, e costituisce forse l’ aspetto più interessante di tutta la questione. Opportunità è, a ben vedere, un quadro anomalo nel suo percorso che è fatto di un susseguirsi di rappresentazioni dove la dimensione dello sbalordimento, della sorpresa, di una stralunata surrealtà, di una riattivazione del mito greco antico in chiave quasi fanciullesca e volutamente incantata, si inseguono e si specchiano l’una nell’ altra. Giano, Bacco, Minerva, ecco alcuni dei suoi personaggi che abitano dipinti dall’ aria sempre un po’ stupita e curiosa. Minerva perde la testa e Giano sembra meravigliarsi della sua stessa duplice natura. Nel giardino di Bacco il “ semper  in anno licet insanire “ si presenta in forme leggere e miniaturistiche, quasi a edulcorare l’ inquietante messaggio. Un surrealista di primo piano trapela nell’ immaginario della Casciotti, un Magritte appena accennato in maniera disinvolta e alquanto disincantata.

Ma nessuno di questi temi predomina in modo assoluto nella variegata pittura di Alessandra Casciotti. C’ è una componente di ironia ma non può definirsi un’arte ironica. C’ è una componente di stupefazione fanciullesca ma non può certo definirsi un’arte infantile. C’è un’ amabile simpatia per i grandi argomenti della cultura classica ma non può certo definirsi classicista. In realtà è un’ arte che cerca le proprie opportunità senza aprirsi esplicitamente nel suo approccio alle cose concrete del mondo, non così remote, tuttavia, come le immagini potrebbero farci pensare ma metabolizzate nell’ idea che l’ opera pittorica è un passaggio attraverso il quale possiamo meglio renderci conto di ciò che è veramente essenziale nella vita. E l’ essenziale è   forse proprio quello disseminato nel quadro Opportunità. La componente enigmistica c’ è eccome ma manca l’ elemento essenziale dell’ enigmistica : la soluzione esatta, una mancanza adattissima, invece, all’ arte. In realtà tutta l’ arte raffinata e sottile di Alessandra Casciotti sembrerebbe consistere in questo, nella dichiarazione, cioè, delle questioni essenziali, dei problemi cogenti, dei quesiti che si manifestano nella testa di chiunque di noi, ma senza mai ottenere, alla fin fine, la risposta esatta. A meno che non si voglia considerare i suoi quadri, nella loro struttura nascosta ma latente, come la, o meglio una, risposta se non esatta assai attendibile ai patimenti della vita e l’ arte è certo un viatico notevole in tal senso, almeno per chi riesca a percepirla.

L’ ottagono di Opportunità si può, ad esempio, percorrere in tante direzioni. Le parole chiave ( e infatti ogni parola scritta nel quadro è affiancata dall’ immagine di una chiave ) sono :   Amore, Passione, Successo, Amicizia, Fortuna, Prestigio, Benessere, Felicità.   Vediamo un po’.   E   forse non è sbagliato partire dall’alto per capire conferme e smentire forse procedenti insieme. […………] Ed ecco fatto un possibile giro dell’ ottagono. Ma se ne possono fare molti altri e il cerchio che lo circonda ci ricorda che il cerchio stesso è un poligono come l’ottagono, solo che il numero dei suoi lati è infinito. Qui ogni lato dell’ ottagono, abbiamo notato, ha una chiave che potrebbe aprire la serratura interna. Potrebbe ma nulla si muove………

 

Prof. Claudio Strinati

 

Aprile 2016

ENGLAND

With the painting “Opportunitá” Alessandra Casciotti has obtained a great amount of personal success and had the opportunity to express herself to the fullest, uniting her deep knowledge with her most authentic artistic calling that runs parallel to a life in which painting is an essential, but not absolute, component. Opportunitá is an art piece and all the same a declaration of ideas and poetics. Of ideas that are not only artistic but also a demonstration of a thought that involves social, political, cultural values (generally speaking). The painting is very clear, from a certain point of view, but it preserves an enigmatic component that is typical of the true art piece, despite appearances, delicate and enchanting, a shape that could recall in many of us the schemes and the diagrams of a quiz. An octagon inscribed in a circle that is encased in two octagons of which one works as a frame of the art piece itself, doesn’t it remind us of a path of mixed issues, doctrines and even irony, of a quiz? But it is not; it is something else. It present itself as a path of which, no one is authorized to establish the exact relationship between the different words that, one for each side, define the painting. Is it in fact, a unique and continuous path that starts on one side and ends on the other? Is it a suggestion of opposed couples? Is it a life philosophy in pills? The artist always had the chance to state how in her works of art she wants to express her idea of beauty and of the existence itself and this makes us consider with more seriousness such paintings.

Is it then a statement of her philosophy? It is for sure, although there are some remnants of something else, and it constitutes maybe the most interesting aspect of the whole question. Opportunitá is, if looked at closely, an outsider in the path that is made of representations where the dimension of shock, of surprise, of an outer world reality, of a rebirth of the Greek myth in a childish key and willingly enchanted, chase and mirror each other.

Giano, Bacco, Minerva, here are some of her characters that live in paintings that have a stupefied and curious aura. Minerva loses her head and Giano seems to be surprised of his own dual nature. In Bacco’s garden the phrase “semper in anno licet insanire” presents itself in a light miniature style, almost to sweeten the uncanny message. A first degree surrealist shows itself in Casciotti’s ideas, a hint of a casual and disenchanted Magritte.

None of these themes predominate in an absolute manner in the variegated painting of Alessandra Casciotti. There is a component of irony that cannot be defined as ironic art. There is a component of childish stupor that cannot be defined as childish art. There is a lovely fondness for great arguments of the classical culture that cannot be defined as classicist. In reality it is art that looks for its own opportunities without explicitly opening in its approach to the concrete things in the world, nevertheless not so remote like the images could lead us to think, but digested in the idea that the work of art is a passage through which we can better realize what is truly essential in life. And the essential is probably what is scattered in the painting Opportunitá. The enigmatic component is present but what is missing is the main element of an enigma: the exact solution, a lacking that is well suited to art. In reality all the refined and subtle art of Alessandra Casciotti seems to consist in this, in the declaration of the essential matters, of real problems, of issues that manifest in the mind of each one of us, without ever obtaining in the end the correct answer. This is unless we want to analyse the hidden structure in her paintings, as an answer or the answer that if not exact, is very close to the sufferings of life and art is surely a viaticum for those that are able to perceive it.

The octagon of Opportunity can, for example, be read in many directions. The key words (sure enough every word is written next to a key) are: Love, Passion, Success, Friendship, Luck, Prestige, Wellbeing, Happiness. Let’s see. And maybe it is not a mistake to start from the top to understand confirmations and deny precedents together. [….] And here is a possible turn of the octagon. Many others can be done and the circle that surrounds it reminds us that the circle itself is a polygon like the octagon with the only difference that the number of sides is infinite. Here every side of the octagon, as we noticed, has a key that could open the internal lock. It could, but nothing moves….

Prof. Claudio Strinati

 

April 2016